Tool per trascrivere l’audio: HappyScribe

Qualche tempo fa nel gruppo di Wolf si manifestò parecchio entusiasmo per un tool per la trascrizione dell’audio, completamente gratuito. Nulla di incredibile: oTranscribe, così si chiama lo strumento, ti apre una pagina all’interno della quale c’è un editor di testo e tu puoi mandare avanti (o indietro) a velocità a piacere un file audio o video o un video su YouTube e poi trascrivere a manina. Una gran comodità, perché almeno hai tutto nella stessa pagina e la regolazione della velocità la puoi adeguare alla regolazione delle tue dita. Era il mese di febbraio del 2017, non sono passati nemmeno due anni. Ma le cose cambiano in fretta (e anche se non ce ne accorgiamo, spesso cambiano in meglio) e nel frattempo sono cresciuti e migliorati servizi di trascrizione automatica.

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Il problema che avevamo e che dovevamo risolvere è la necessità di trascrivere tutte le interviste e le riprese del documentario Slow News.

Alla fine, dopo aver immaginato ogni tipo di soluzione, abbiamo scoperto, grazie ai motori di ricerca, HappyScribe che, fra le altre cose, “vince” in termini di qualità della trascrizione nella comparativa fra questo tipo di strumenti realizzata da Poynter (nel pezzo di Poynter dove trovi anche altri strumenti del genere e, naturalmente, un sacco di opinioni in merito).

Un po’ di dati su HappyScribe. L’abbonamento costa 9 € al mese (una licenza) o 45 € al mese (business).
La trascrizione, invece, costa 0,10 euro al minuto. Questo vuol dire che se devi sbobinare un’intervista di 60 minuti ti costa 6 euro. E ti fa risparmiare pezzi di vita. È molto importante il fatto che HappyScribe non è un tool di dettatura, ma proprio di trascrizione.

Rispetto ad altri software simili (ne abbiamo testati alcuni, anche di dettatura, prima di approdare ad HappyScribe), riconosce anche l’italiano, oltre all’inglese, al francese e a una pletora di altre lingue.

Vediamo come funziona una volta registrati (se attivi la tua versione demo, gratuita, seguendo il nostro link https://www.happyscribe.co/r/5f98b8027d, HappyScribe, che ha il consueto sistema di growt hacking per diffondersi, ci regala minuti preziosissimi per il nostro progetto, e quindi in qualche modo puoi collaborare a Slow News senza sforzo!)

Puoi selezionare un file da uploadare.

Già che ci siamo il sistema ti da un po’ di suggerimenti che devi adottare in fase di registrazione (tipo: evitare rumori di fondo eccessivi. E mette anche le mani avanti rispetto alle interviste via telefono o Skype. Ma io proverei, se la registrazione è stata fatta bene).

Puoi anche registrare in quel momento oppure indicare un link o caricare da Drive, Dropbox, Facebook e via dicendo.

Una volta data la sorgente del tuo audio in pasto al sistema, quello si prende qualche minuto (dipende, ovviamente, da quanto è lungo il file) e poi ti avvisa via mail, se lo desideri. Io ho provato con uno dei video tutorial del mio progetto sul Fai da te, oltre alle interviste del documentario, perché volevo testarlo in italiano e con un video che contiene anche musica.

A questo punto entri dentro al file. L’ambiente di lavoro si presenta così: è, di fatto, un editor testuale. Trovi la trascrizione fatta, i comandi per andare avanti e indietro, stoppare, aumentare o diminuire la velocità. Se premi play il sistema fa andare il file audio e contemporaneamente ti accende, ti evidenzia la parola che sta leggendo in quel momento.

A quel punto parte l’intervento umano. I segni di punteggiatura li ho aggiunti io, per esempio. Puoi editare mentre l’audio va. Se correggi una parola o torni indietro nell’editor di testo, lui la sistema.
Se il sistema travisa una parola, tutte le volte, puoi trovarla e sostituirla.
Poi si calcola un punteggio di accuratezza (in questo caso dice di aver fatto bene il 97% delle parole: in effetti ne ho corrette davvero poche). Mi ha impressionato in particolare in alcune frasi tipo «tagliate un pezzettini di emme di effe» che viene trascritta correttamente «tagliate un pezzettino di mdf».

Il sistema mostra anche il timecode.

Se ci sono delle lunghe pause o dei cambi di voce, riconosce il fatto che è cambiato lo speaker, e tu puoi aggiungerlo.

Mentre editi, hai la possibilità di evidenziare o lasciare commenti.

L’account business ha anche le funzionalità collaborative.

Abbiamo calcolato che se anche l’accuratezza della trascrizione fosse dell’80%, il flusso di lavoro viene ridotto almeno di due terzi. Il tempo che prima dedicavi a sbobinare, ora lo puoi dedicare a risentire e editare.

Una volta che hai finito, puoi esportare.

Puoi scegliere un file .txt, un documento word, un pdf oppure un .srt (il che significa che ti stai creando un file di sottotitoli).

Puoi scegliere se vedere il timecode, se mantenere i nomi dei diversi speaker, se mostrare o meno le parti evidenziate e i commenti.

Quando lo provi, hai 30 minuti di test gratuito. È una cosa abbastanza comune in questo tipo di software.

Un altro grosso vantaggio di HappyScribe è proprio la sua stessa strategia di crescita (o se preferisci di growth hacking).

Se lo diffondi anche tu fra amici e colleghi, basta che qualcuno attivi la versione demo e tu hai 50 minuti in più gratuiti (infatti, dopo averlo scoperto, te lo proponiamo. Non solo perché funziona bene, perché lo usiamo a nostra volta e perché pensiamo che possa essere un grande miglioramento nella tua vita lavorativa, se devi trascrivere audio (per esempio: lo consiglieremmo immediatamente a qualsiasi redazione giornalistica che lavori con le interviste).

Ma te lo proponiamo anche perché, data la mole enorme di trascrizioni che dobbiamo fare, qualche minuto aggiuntivo dalla community di Wolf ci fa comodo! Se vuoi provarlo, insomma, segui questo link.

(AP)

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