Pixel!

Il pixel di tracciamento di Facebook è uno strumento essenziale per le attività di marketing e di remarketing sulle piattaforme di proprietà di Facebook, così come l’equivalente su LinkedIn, LinkedIn Insights Tag, è cruciale per le attività sulla piattaforma B2B.

Nel primo AMA Wolf, abbiamo invitato Emanuela Incarbone a fare una panoramica sul tema.

Gli AMA Wolf funzionano così: tu fai domande prima, noi ci organizziamo, invitiamo esperti per una live (oppure, se sappiamo gestire le cose internamente, facciamo da noi), poi se partecipi alla live puoi fare domande anche durante l’incontro. Se no puoi rivederti l’evento. Come in questo caso.

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Clicca qui o sull’immaginehttps://youtu.be/FzfbLEM-NtY per vedere la registrazione

Come spesso accade in Wolf, invece di soffermarci troppo sulle questioni meramente tecniche, siamo finiti a parlare della strategia. In particolare, della creazione di una strategia di campagne su Facebook “full funnel”.

Ad un certo punto della registrazione succede una cosa molto importante: in seguito a una serie di domande di Flavio, che ha partecipato live, la lezione si trasforma in qualcosa di molto più “personale”. Diventa una sorta di consulenza e passa dalle questioni più tecniche alle questioni più ampie.

Flavio ad un certo punto riassume così un discorso molto complesso su quel che dovremmo sapere davvero quando parliamo di pixel e campagne.

Una campagna, di fatto, è

– un modello di percorso dell’utente, cioè di customer journey
– un modello di temperatura del pubblico (più freddo – più caldo a seconda di quanto ci conosce)
– un modello di azioni che noi desideriamo che il nostro pubblico compia quando interagisce con noi

In un certo senso, questo è il takeaway, quel che ti puoi portare a casa se non hai il tempo di rivedere l’incontro con Emanuela (cosa che comunque ti consiglio vivamene di fare).

Dentro questo takeaway c’è tutto la base non già di ragionamenti su questo o quel pixel (che a questo punto possiamo tornare a vedere per quello che sono: strumenti), ma di quel che dobbiamo avere bene in mente a livello strategico quando ci approcciamo a questi strumenti.

I pixel ci servono proprio per tracciare il pubblico, per vedere che cosa fa questo pubblico (customer journey, appunto), per “scaldare” un pubblico freddo o tiepido (se ho i pixel installati, posso tornare a raggiungere pubblici che sono passati di sfuggita ma che almeno sanno che esisto, che esiste il mio sito), per guidarli verso una serie di azioni di conversione (se il mio pubblico ha fatto una certa azione, grazie al pixel di tracciamento posso proporgliene un’altra).

È una visione d’insieme molto utile che, come spesso accade in Wolf, passa dalla tattica alla strategia mostrando, una volta di più, quanto sia il metodo a fare la differenza.

Buona visione!