Nel 2005, Google aveva introdotto l’attributo rel=”nofollow” per i link lasciati nei commenti o nei forum (i cosiddetti link ugc, cioè user generated content) e per i link a pagamento.
Perché era stata presa questa decisione? Si trattava di un metodo un po’ grossolano per “proteggere” in qualche modo la parte algoritmica di Google che prende in considerazione i link in entrata verso un sito per stabilirne almeno parzialmente l’autorevolezza.
Sul tema abbiamo costruito un intero speciale, che però possiamo ampliare. Finalmente.
Il motivo è molto semplice. Google ha distinto le due funzioni èrimarie del “nofollow” mettendo in atto la possibilità di utilizzare altri due tag. Il tag “ugc” e il tag “sponsored” e ha chiarito meglio il significato di “nofollow”, che comunque rimane utilizzabile.
Che cosa significa questo?
Significa che da settembre 2019 esiste un modo in Google per distinguere i link che vengono erogati a pagamento. Prima di parlarne era importante verificarne l’applicazione e la coerenza: al momento di scriverne, a fine novembre 2019, sembra che questa distinzione sia finalmente operativa.
Vediamola nel dettaglio.
Se eroghi link verso siti in seguito ad accordi commerciali
puoi usare la tag rel=”sponsored”. Come? Così.
Quello che vedi qui sopra è un classico link sponsorizzato (se vuoi verificarlo, è tratto da un mio progetto, puoi cliccare qui), così come ap…