Il Creative Hub di Facebook

Non so voi, ma io detesto condividere il processo di produzione dei post per i social media, in particolare se è necessario tenere traccia dell’approvazione del cliente a ogni singolo post. L’unico cliente per cui ho accettato di gestire anche la produzione dei post, invece del solo piano editoriale come faccio di solito, ha accettato di lasciarmi libera di pubblicare, forti di un bel lavoro iniziale per la definizione della storia principale, dei personaggi e degli ingredienti dei singoli contenuti.

___STEADY_PAYWALL___

Ogni tanto mi capita di far parte del processo più in alto nella catena decisionale, in particolare come strategist o come direttore creativo. È un incubo anche peggio di fare tu i post che devono essere approvati, perché tu devi dire di cosa devono parlare, come devono essere fatti, aspettare che qualcuno li faccia e poi controllarli e segnalare gli errori e aspettare che vengano corretti e poi ricontrollarli e verificare che vadano online.

Un incubo, per me che non sono una persona precisa ma anche per chi preciso è.

Di base io penso che il processo di progettazione, pianificazione e produzione dei post debba essere affidato a una persona sola, meglio se un copywriter capace di dare indicazioni a un grafico. Lo penso perché trovo anti-economica qualunque altra soluzione. È una delle mie idee che non riesco a spiegare, almeno a giudicare dagli sguardi delle persone a cui ne parlo. Pubblicare sui social media è parte integrante della strategia di marketing di qualsiasi azienda, ma deve costare poco; questo di solito significa sottopagare quattro persone, la mia idea è che invece dovremmo pagarne solo due, molto brave. Un copywriter e un grafico.

Sto divagando, perché il punto a cui voglio arrivare è un altro: quando sei costretto a gestire il processo di produzione dei post e delle campagne su Facebook insieme ad altre persone l’unica cosa che sogni è uno strumento che ti aiuti a farlo. Ce ne sono diversi. Sono a pagamento. Li ho provati quasi tutti (mi mancano quelli più costosi, come Percolate) e tutti, per me, hanno lo stesso problema: funzionano molto bene se li usi da solo, ma sono ancora rozzi o con funzionalità mancanti quando devi gestire un workflow complicato. Sembrano tutti delle demo, con tante funzionalità ma nessun vero design di processo. Probabilmente quelli costosi fanno molto bene anche questa parte di lavoro, ma torniamo al passaggio precedente: per la maggior parte delle campagne i social media non devono costare più di tanto.

Anche per questo molte persone, quasi tutti, usano gli odiati (da me) Excel o gli odiatissimi (da me) Powerpoint (nature o salvati in PDF), cioè praticamente un doppio lavoro. Prima metti tutto in un documento e poi metti tutto dentro Facebook, Twitter, Instagram o Linkedin. Nessuno, grazie al cielo, sa ancora dove infilare le Stories che scompaiono.

Ora. È il 4 gennaio. Non voglio iniziare con una nota dolente. Infatti sono felice: ancora una volta Facebook ha capito cosa deve fare per restare la macchina da soldi che è.

È il Creative Hub (da cui puoi vedere anche una panoramica sui vari formati disponibili e trovare ispirazione). Lo trovi nel menù del Business manager.

 


«Click Send to Mobile in the top right to deliver the mockup to your Facebook or Instagram app on your phone. Find it in Notifications, at the base of your screen; click on Facebook or on Instagram. On Facebook, you’ll see your mockup embedded in a mock News Feed to give you a sense of how people will see your ad.

If co-workers or clients want to see your mockup on their mobile, generate a link to share with them (see step 4). When they open the mockup preview page, they can click the Send to mobile button to deliver the mockup to their Facebook app or Instagram app».

Penso che queste parole siano musica per le orecchie di chi fa il mio lavoro. È tutto vero: link di preview per Facebook e per Instagram, controllo della proporzione del testo per gli Ads, una galleria creativa per ispirazione, tutti i formati possibili e la possibilità di inviare il mockup direttamente al Business Manager. Quest’ultima è disponibile nell’upgrade (sempre gratuito), insieme alla gestione dei gruppi di lavoro.

Non è una novità, ma è ancora molto poco usato e anche temuto, forse perché il nome è poco chiaro. Per me è la salvezza e spero di convincere tutti i miei clienti a usarlo, spero che Facebook non lo rovini complicandolo orrendamente come ha fatto con il Business Manager, spero che i piani editoriali in Excel o in PDF diventino presto un ricordo del passato, come quando racconti ai nipotini delle musicassette.

Spero che salverà la vita anche a te, spero di aver migliorato anche il tuo 2018 🙂