Se per molti settembre rappresenta l’inizio di un nuovo corso, di una nuova stagione (spesso più dell’1 gennaio), per altri significa una cosa sola: ci siamo già preparati al Natale?
La domanda potrebbe sembrarti eccessiva, in effetti, o portatrice d’ansia. Ma la verità è che siamo all’abc: se hai un’attività che si basa anche sulla produzione di contenuti (siano essi per content marketing o perché ti presentano prodotti stagionali) difficilmente potrai fare a meno di dimenticare il Natale.
Questo è il momento in cui cominciare a raccogliere i frutti che poi arriveranno più copiosi in avvicinamento alla festività, oppure in cui rimediare se non si è ancora pianificato per bene.
Per capirci: il 17 luglio Facebook ha pubblicato un post sul proprio blog e una vera e propria guida dettagliata alla preparazione per la stagione natalizia, supportata da alcuni numeri. Per esempio, supportata dal fatto che nel mondo il 50% delle persone (secondo l’agenzia Swirl McGarryBowen) ha già completato gli acquisti di Natale.
Ma se gli studi non sono sufficienti e non vogliamo fidarci delle statistiche, è bene darsi da fare per capire se abbia davvero senso pianificare sul medio periodo, stagionalmente, basandoci su dati reali.
Se guardi Google Trends, per esempio, scoprirai che le ricerche a tema natalizio su Google cominciano ad essere significative già da settembre.
Se non ci accontentiamo nemmeno di Google Trends, perché aggrega e campiona, basiamoci allora su dati reali e specifici: l’unica cosa che posso fare per dimostrarlo è mostrarti i dati della Search Console di un progetto che gestisco per il quale il Natale rappresenta la fonte di traffico più importante dell’anno, parlando di eventi stagionali.
La Search Console è uno strumento di misurazione che non può mancare, per il monitoraggio delle tue attività su un sito.
C’è un numero di Wolf che abbiamo dedicato integralmente a spiegarla. Naturalmente si trova nel quaderno dei tool.
Questo è il grafico che mostra le “impression” (ovvero la quantità di volte in cui il mio sito appare nelle ricerche su Google a qualcuno) di tutti i miei contenuti a tema natalizio. Come vedi si comincia ad avvertire un incremento delle “impression”, evidente e significativo, già a partire da fine luglio.
Queste sono alcune delle query che la search console di Google mi mostra: sono parole chiave che vengono realmente digitate da persone su Google.
Come vedi posso farmi venire anche delle idee in ottica SEO, se per caso non mi fossi posto il problema di quali siano le parole che le persone digitano per quanto riguarda il mio settore.
Ovviamente, questi risultati sono diversi da sito a sito, da settore a settore, quindi non possono valere per chiunque. Nel mio caso, mi occupo di un sito che produce contenuti dedicati al mondo del fai da te e del bricolage, che ho usato più volte come caso di studio su Wolf, soprattutto per quanto riguarda la SEO e i social.
Acclarato che le persone iniziano a manifestare interesse per il mondo del Natale davvero presto, rispetto a quanto saremmo portati a pensare (magari anche con un po’ di fastidio quando vediamo iniziative natalizie che ci appaiono come troppo anticipate), a Facebook suggeriscono questo tipo di impostazione per un piano di marketing. Mi sembra molto appropriata, al punto da riproporla qui.
Se sei in ritardo, non farti venire l’ansia! Conosco poche persone che sono già pronte!
Fase 1: giugno-agosto. Preparazione. Vuol dire pianificare e prepararsi al natale. Per esempio, per quel che ci riguarda, fare brainstorming, farsi venire delle idee, scrivere un piano editoriale, produrre i contenuti
Fase 2: settembre-ottobre. Lancio delle campagne di branding e di acquisizione. Vuol dire che visto che hai pianificato e prodotto i contenuti che ti servono, adesso è il momento di lanciarli.
Fase 3: novembre-dicembre. Lancio della campagna di vendita. Qualunque cosa tu debba farci, con il Natale, avrà ben un obiettivo (possibilmente economico). Questo è il momento in cui tutti gli sforzi vanno concentrati su quell’obiettivo.
Fase 4: gennaio. Non è mica finita. Qui c’è la fase di post-vendita (che verosimilmente avrai già pianificato a giugno!), di gestione del cliente, di rapporto con il cliente, di nuove proposte di vendita per altra stagionalità, del cosiddetto nurturing. Perché è sempre più facile tenersi un cliente fedele e contento rispetto a procurarsene un altro che non conosci ancora.
Questo schema potremmo riproporlo, levando di mezzo il Natale, per qualsiasi operazione stagionale. Lo trovo molto utile perché ti dà anche l’idea delle tempistiche che servono per organizzare e realizzare un’operazione mirata, anche quando hai un’attività già avviata.
Manca un particolare, che tengo volutamente per ultimo, perché è la chicca che voglio proporti e che è uno dei mantra di Wolf. Vale sia che tu abbia un’attività già avviata, sia che tu debba iniziare da zero. Se inizi da zero, semplicemente, sincerati di pensare a quello che fai nell’ottica della manutenzione dei contenuti.
Se non è il primo Natale che affronti, probabilmente avrai qualcosa di pronto dagli anni passati. Allora, un bel metodo per non buttare lo sforzo che hai fatto negli anni passati è recuperare e ridare valore ai contenuti che hai già prodotto. Ecco come.
Archivio – Sincerati di avere una pagina archivio che contenga tutto ciò che hai già prodotto per il Natale. La cosa più semplice è una categoria di WordPress, per capirci.
Questa pagina diventa, in un certo senso, la tua landing page natalizia!
Questa pagina dovrà essere il tuo principale obiettivo in ottica SEO. Cioè: se è il punto d’accesso per le persone che navigano i tuoi contenuti, è lì che vorrai portarli nel tempo.
Il mio sito ha una pagina fatta così.
Manutenzione – Tutti gli anni, invece di ricostruire una pagina nuova, prendo la vecchia, revisiono il testo in modo che sia attuale (vuol dire che sistemo le date e che tutto quello che era precedente diventa parte della “storia” di quella pagina) e la ripubblico, con un importante accorgimento. Cambio anche il nome (in questo caso non lo slug o permalink o URL. Si può fare, naturalmente. Se lo cambiassi, farei un redirect 301) della categoria.
Non solo. Cambio anche il TITLE HTML (si può fare in vari modi. Un modo semplice su WordPress è avere installato il plugin Yoast, su cui abbiamo fatto una serie di considerazioni parlando, per esempio, di keyword density. Per fartela breve: ricordati che Yoast è un buono strumento, ma non deterministico. Non ti dà alcuna garanzia di risultati, puoi usarlo perché semplifica la vita su alcuni accorgimenti tecnici come questo).
Risultati SEO – Perché faccio questo? Per due motivi. Primo: le persone sanno che lì c’è il loro punto di riferimento per il Natale, non cambia ogni anno. Secondo: a Google piace da pazzi. Perché quella pagina ha acquisito autorevolezza negli anni e perché è estremamente pertinente per quel che propone e per quel che le persone cercano. Guarda, per esempio, cosa succede cercando “natale 2019 fai da te”.
Riuso dei contenuti sui social – Tutto quel che ho già prodotto in passato (se l’ho prodotto con criterio, ovviamente, evitando eccessivi riferimenti temporali nei testi et similia) lo riproporrò con calma sui social. Perché? È semplice: la maggior parte delle persone che ha visto quei contenuti l’anno scorso non è la maggior parte delle persone che seguono gli account social associati alla pagina. Se anche l’hanno rivisto, potrebbero gradirlo nuovamente. Adotto questa te da tre anni. Arrivano commenti di ogni genere. Non è mai arrivato un commento che si lamentasse di un contenuto riproposto. In questo modo, il mio piano editoriale social è più ricco di anno in anno.
Produzione contenuti nuovi – Naturalmente, non posso fare a meno di produrre nuovi contenuti. Ma sono molti meno di quelli che dovrei produrre se non tenessi conto di quel che ho fatto in passato e non lo valorizzassi come visto qui.
Buon Natale!
(AP)