Empatia automatica

Un’automazione ti toglie un sacco di problemi e ti fa risparmiare tempo. A una condizione: che tu l’abbia progettata bene, realizzata benissimo, testata ancora meglio e che tu abbia messo in conto alcune ore di manutenzione dopo che l’avrai fatta partire, sapendo già che ci saranno cose che non hai potuto prevedere.

Queste sono le tre regole di cui non puoi fare a meno e senza le quali è meglio rinunciare a monte a qualsiasi velleità automatica.

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O le macchine ti liberano tempo oppure te ne fanno perdere. Se sottovaluti una di queste quattro fasi

  • progettazione
  • esecuzione
  • test
  • manutenzione

tutto quel che hai automatizzato ti si ritorcerà contro e il tempo che sprecherai dopo rischia di superare quello che ti avrebbe fatto risparmiare.

È un gioco di equilibri.

Questo non per spaventarti, ma per levarci di torno l’illusione che sia tutto così semplice.

Per la fase di progettazione, abbiamo visto che serve prima di tutto un piano editoriale.

Nell’esecuzione, fatti guidare prima di tutto da tutte le funzionalità dello strumento che hai scelto. In altre parole: leggiti il manuale. Come al solito, il manuale non è la tua gabbia ma le fondamenta di quello che farai, anche per sovvertire tutte le regole che hai imparato. In altre parole: il manuale serve esclusivamente per conoscere tutte le opzioni tecniche che hai. Non per guidare la strategia. E nemmeno per condizionare l’esecuzione.

Quindi, immergiamoci insieme nello studio di tutti i tipi di automazioni che possiamo progettare su Mailchimp (o su altri software analoghi. Qui ho lavorato semplicemente traducendo e riadattando il manuale di tutti i trigger, cioè i grilletti, gli inneschi che possono dare vita a un’azione specifica, cioè l’invio di una mail dopo che è successo qualcosa).

Avvertenze terminologiche:

  • quando parliamo di campagna, in gergo mail-marketing significa contenuto erogato via mail. Ovviamente una campagna via mail può far parte di una campagna più ampia. Quindi, in questo pezzo da qui in giù campagna è sinonimo di mail
  • trigger, grilletto, innesco sono sinonimi: significano “evento specifico



Un bel respiro e tuffiamoci!


Tipo di
innesco
Azione
Invio di campagnaManda una mail a tutti gli iscritti che ricevono una campagna (mail) specifica
Apertura di campagnaManda una mail a tutti gli iscritti che aprono una campagna (mail) specifica
Campagna non apertaManda una mail a tutti gli iscritti che non aprono una campagna (mail) specifica
Campagna cliccataManda una mail a tutti gli iscritti che hanno cliccato su un qualsiasi link in una campagna specifica
Campagna non cliccataManda una mail a tutti gli iscritti che non hanno cliccato su un qualsiasi link in una campagna specifica
Link specifico cliccato in una campagnaManda una mail a tutti gli iscritti che hanno cliccato un link specifico in una campagna specifica
“Trigger” legati ad azioni sulle mail che inviamo, sulle campagne

Tipo di
innesco
Azione
Aggiunta manualeManda una mail a tutti coloro che aggiungi manualmente all’automazione
IscrizioneManda una mail a tutti coloro che si iscrivono
Cambio in un campo-iscrittoManda una mail quando gli iscritti cambiano uno specifico campo nel loro profilo
Ingresso nel gruppoManda una mail dopo che gli iscritti entrano in un determinato gruppo della tua audience
Uscita dal gruppoManda una mail dopo che gli iscritti lasciano un gruppo della tua audience
Tag aggiuntaManda una mail tutte le volte che a un’iscritta o a un iscritto viene aggiunta una tag
“Trigger” legati alle azioni di gestione del pubblico

Tipo di
innesco
Azione
Mail precedente inviataManda una mail dopo che un’iscritta o un iscritto ha ricevuto la mail precedente nella tua serie automatica
Mail precedente apertaManda una mail dopo che un’iscritta o un iscritto ha aperto la mail precedente nella tua serie automatica
Mail precedente non apertaManda una mail quando un’iscritta o un iscritto non ha aperto la mail precedente nella tua serie automatica
Mail precedente cliccataManda una mail dopo che un’iscritta o un iscritto clicca un link qualsiasi nella mail precedente della tua serie automatica
Mail precedente non cliccataManda una mail dopo che un’iscritta o un iscritto non clicca un link qualsiasi nella mail precedente della tua serie automatica
Link specifico nella mail precedente cliccatoManda una mail dopo che un’iscritta o un iscritto clicca un link specifico nella mail precedente della tua serie automatica
Trigger legati ad azioni specifiche “di flusso”

Tipo di innescoAzione
Acquisto di prodottoManda una mail agli iscritti che acquistano un prodotto generico
Acquisto di prodotto specificoManda una mail agli iscritti che acquistano un prodotto specifico
Acquisto da una categoria specificaManda una mail agli iscritti che acquistano un prodotto di una categoria specifcia
Da quanto tempo non compri?Manda una mail agli iscritti che non hanno comprato nulla dal tuo negozio online in un tempo specifico
Carrello abbandonatoManda una mail a tutti coloro che abbandonano oggetti nel carrello (dev’essere per forza parte di un’automazione di abbandono carrello)
Email di retargetingManda una mail a tutti coloro che, da una tua mail di mailchimp, hanno cliccato su un prodotto specifico. Dev’essere per forza parte di una mail di retargeting
Trigger legati ad azioni in un e-commerce

Tipo di innescoAzione
Aggiunta alla listaManda una mail una tantum, basandoti sulla data in cui una persona si è iscritta o è stata aggiunta alla tua audience
Date ricorrentiManda una mail ricorrente, tutti gli anni, sulla base di una certa data che scegli nei campi “data” del tuo pubblico
CompleannoManda una mail ricorrente, tutti gli anni, il giorno del compleanno
Data specificaManda una mail una tantum sulla base di una certa data che scegli nei campi “data” del tuo pubblico
Trigger legati a date specifiche

E adesso?

Ok, adesso abbiamo una visione panoramica di tutte le cose che possiamo fare con Mailchimp. Tante, vero?

Per esempio, ci viene in mente che potremmo mandare una mail di celebrazione della prima volta che ci hai contattati, con un omaggio annesso? Che possiamo fare un regalo di compleanno a tutta la nostra audience? Che potremmo raccontare una storia a puntate? Forse addirittura una storia a bivi? (Più complesso ma si può fare). Che se hai cliccato su un certo link allora voglio mandarti un’altra mail e che se hai cliccato su un certo link di quell’altra mail allora voglio che tu ne riceva un’altra ancora 3 giorni dopo e se hai cliccato su un altro link te ne arriva un’altra sempre 3 giorni dopo? Sì. Si può fare tutto questo.

Consigli:

  • disegna il flusso: chi riceve che cosa e in seguito a quali azioni. Decidi anche le tempistiche (ogni quanti giorni parte la prossima mail?)
  • fallo semplice, per iniziare. Magari comincia con una mail di benvenuto o una serie di due-tre mail al massimo di benvenuto, senza condizionali. In generale, evita troppi “bivi”
  • disegna le singole mail: che link, che bottoni ci saranno, per fare cosa
  • anche questo fallo semplice: meno link è meglio
  • testala prima di farla partire

Una cosa molto importante che devi fare è scegliere la giusta modalità “mentale” dentro la quale ti devi infilare quando fai il test. Perché fino alla fase di progettazione e di esecuzione è relativamente facile: lavori in solitudine. Ma quando l’automazione parte la ricevono persone vere.

Allora ti devi mettere nei loro panni. Ma sul serio.

Per esempio, un giorno io ho fatto un errore.

Ho mandato una mail di sconto riservato a un gruppo di persone e dentro la mail c’era anche il pulsante per la landing page per tutti, oltre a esserci il link per pagare con lo sconto. Così tutte le persone che hanno cliccato sulla landing page si sono ritrovate in una pagina in cui non potevano pagare con lo sconto. E non era nemmeno un’automazione, era una mail singola.
Questo significa non essermi messo nei panni di chi riceverà.

L’ideale è far testare quello che fai a tre-quattro persone campione che non ne sanno nulla, sempre.

E ora Mailchimp

Dentro Mailchimp, di solito riservato ai profili a pagamento, trovi la voce automazione.

Da lì, è tutto un andare ad eseguire quello che hai progettato, sapendo cosa puoi fare. Ti ritroverai in un flusso da progettare dall’inizio alla fine e poi da riempire di contenuti
Quanto più tempo dedicherai alla fase di progettazione tanto più efficace sarà il percorso che hai pensato per le persone che fanno parte del tuo pubblico.

Poi puoi agire anche “a mano” con altre regole che trovi nella creazione delle campagne non automatiche. Qui, per esempio, al momento di creare una campagna e di selezionare la tua audience per quella campagna. Guarda qua.

Inizia a creare la campagna, scegli l’audience, poi clicca su segment or tag scegliendo Group or new segment. Adesso hai le regole da decidere (o puoi addirittura incollarci dentro delle mail tu). Puoi decidere se le regole che aggiungerai sono inclusive (“o… o… o…”, se scegli any) oppure se esclusive (“e… e… e…”) se scegli all.

E quali parametri puoi valutare?
Questi:

E per ciascuno di questo puoi fare scelte. Per esempio: puoi mandare una mail a tutti coloro che hanno aperto le tue ultime 5 mail e fanno parte di una determinata tag con cui gestisci il tuo database e si chiamano Alberto.
O puoi mandare una mail a chi vive in una certa città (naturalmente, prima devi aver raccolto i suoi dati a norma GDPR e devi aver raccolto anche il dato “città”).

La differenza, in ogni caso, la farà l’umanità. Cioè l’esecuzione.

Conoscere lo strumento, imparare le automazioni, metterci la personalizzazione, mettersi nei panni degli altri. È l’empatia automatica. E non si automatizza, si esercita.


L’immagine è di Alex Knight su Unsplash