Una delle attività più interessanti da fare con i propri link (ovunque li si utilizzi) è il tracciamento. A cosa serve tracciare? Serve, naturalmente, ad attribuire in maniera quanto più accurata possibile un risultato a un’azione.
Mentre lo scrivo, non posso non precisare che i risultati che si ottengono sono sicuramente frutto di un mix di azioni e impulsi, ma è interessante cercare di determinare, quando possibile, elementi di conversione diretti.
Cerchiamo di capire bene di cosa stiamo parlando.
Il Campaign URL Builder è lo strumento che fa per noi, se non abbiamo voglia di fare troppa fatica “a mano”. Fa parte del Google Analytics Demos & Tools. L’interfaccia si presenta così.
Come si compilano i campi? Facciamo un esempio.
Ho deciso di annunciare sul mio profilo Facebook che scriverò un pezzo su quel che si impara visitando una città seguendo le tracce di un artista arcinoto come Banksy. Scrivo il mio testo, aggiungo la foto (perché è così che ho deciso di fare questa condivisione) e poi metto un link alla pagina di conversione, questa: https://www.slow-news.com/unisciti-a-noi/
Solo che, come vedi, il link – che Facebook, bontà sua, tronca al punto giusto – è più lungo del solito. Perché l’ho generato con quel tool.
Ho compilato la tabella così